Nuova tegola per Roberto Saviano, condannato per diffamazione in Gomorra
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- 11 agosto 2018
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- Views 94 Cronaca Dall'Italia

Mancata rettifica a un passaggio del best seller l'autore e Mondadori devono risarcire di nuovo un imprenditore incensurato citato nel libro come affiliato a un clan
MILANO, 10 AGO - Per non aver rettificato il passaggio del libro
'Gomorra' in cui si legge che Vincenzo Boccolato, in realtà imprenditore
incensurato che vive all'estero, fa parte di un clan camorristico con
un ruolo non marginale in un traffico di cocaina, Roberto Saviano e la
Mondadori Libri sono stati condannati a versare in solido 15 mila euro
allo stesso imprenditore diffamato e già risarcito con 30 mila euro
quattro anni fa per via di una sentenza diventata definitiva. Lo rendono
noto gli avvocati Alessandro Santoro, Sandra Salvigni e Daniela
Mirabile, legali di Boccolato, precisando che il provvedimento,
depositato tre giorni fa, è stato firmato dal giudice della prima
sezione civile di Milano Angelo Claudio Ricciardi. In sostanza Saviano e
la casa editrice di Segrate, che dovranno anche pagare le spese
processuali, come si evince dall'ordinanza, nonostante la precedente
condanna hanno ritenuto di continuare a ristampare la stessa edizione,
dal 28 novembre 2013, data della sentenza di primo grado, al gennaio
2016, senza depurarla delle espressioni diffamatorie. Per il giudice le
riedizioni del best seller, con il passaggio 'incriminato', sono da
ritenere un "nuovo illecito diffamatorio" con "caratteristiche del tutto
analoghe a quelle già accertate in sede civile" non essendo stato
"tempestivamente provveduto all'adozione delle necessarie precauzioni a
tutela della reputazione del Boccolato": Precauzioni che sono o
eliminare le affermazioni ritenute "dannose" sotto il profilo
patrimoniale e non patrimoniale per l'imprenditore o aggiungere una
postilla per informare i lettori della sentenza di condanna di qualche
anno fa.(ANSA).