“Serate sicure” nel Cremasco, 45 Comuni uniti per rafforzare la sicurezza urbana
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- 16 luglio 2025


Regione Lombardia sigla un accordo con Crema per attivare pattugliamenti serali e notturni fino a novembre 2025. La Russa: «Esempio concreto di gestione integrata»
Un’estate e un autunno all’insegna della sicurezza nei 45 Comuni dell’Area Omogenea Cremasca. La Giunta di Regione Lombardia ha approvato l’accordo di collaborazione con il Comune di Crema, capofila del progetto, per avviare un piano straordinario di controlli sul territorio. Il progetto, denominato “Serate Sicure Area Omogenea Cremasca 2025”, si svolgerà tra luglio e novembre 2025 con l’obiettivo di intensificare la presenza delle pattuglie sul territorio, soprattutto nei fine settimana e nei Comuni sprovvisti di un proprio corpo di Polizia locale.
L’accordo si inserisce nel più ampio disegno regionale di promozione della sicurezza urbana integrata e prevede un modello operativo coordinato, fondato sulla collaborazione intercomunale e sulla suddivisione delle zone d’intervento. A coordinare le operazioni saranno i comandi di Polizia locale di Crema e Offanengo, in costante contatto con la Prefettura di Cremona. L’area interessata copre oltre 570 km².
Il piano prevede una dotazione finanziaria complessiva di 40.652 euro, stanziati da Regione Lombardia, destinati alla copertura dei costi per il personale impiegato nei servizi straordinari. Un investimento mirato per aumentare la vigilanza nei luoghi pubblici, contrastare degrado e microcriminalità, tutelare i minori durante eventi e manifestazioni e garantire controlli efficaci anche sul rispetto delle norme ambientali, in particolare per i veicoli più inquinanti.
Tra le attività previste ci sono pattugliamenti stradali, verifiche sullo stato psicofisico dei conducenti, controlli della velocità e presidi nei parchi e nelle aree verdi. Le pattuglie saranno composte da agenti provenienti da diversi Comuni, per consentire una copertura capillare e mirata dei territori, anche nei centri più piccoli che spesso non dispongono di risorse autonome per la sicurezza urbana.
I Comuni coinvolti nel progetto sono: Agnadello, Bagnolo Cremasco, Camisano, Campagnola Cremasca, Capergnanica, Capralba, Casaletto Ceredano, Casaletto di Sopra, Casaletto Vaprio, Castel Gabbiano, Castelleone, Chieve, Crema, Cremosano, Credera Rubbiano, Cumignano sul Naviglio, Dovera, Fiesco, Formigara, Gombito, Izano, Madignano, Monte Cremasco, Montodine, Moscazzano, Offanengo, Palazzo Pignano, Pandino, Pianengo, Pieranica, Quintano, Ricengo, Ripalta Arpina, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, Rivolta d’Adda, Romanengo, Salvirola, Sergnano, Soncino, Spino d’Adda, Ticengo, Trigolo, Vaiano Cremasco e Vailate.
Soddisfatto l’assessore regionale alla Sicurezza, Romano La Russa, che ha dichiarato: «Questo accordo rappresenta un esempio concreto di sicurezza partecipata e di gestione integrata del territorio. La sinergia tra Comuni, Polizie locali e Prefettura consente di assicurare maggior tutela ai cittadini e risposte più incisive nei momenti e nei luoghi più critici. Regione Lombardia continuerà a incentivare queste aggregazioni, che valorizzano le professionalità e aumentano l’efficacia dell’azione sul campo, specie nei Comuni di minori dimensioni».
L’iniziativa, oltre a garantire un presidio più capillare e reattivo, rappresenta anche un banco di prova per modelli di cooperazione tra amministrazioni locali, capaci di coniugare efficacia operativa e ottimizzazione delle risorse in contesti territoriali ampi e articolati.