Asst Melegnano Martesana, nuova protesta davanti all'ospedale di Vizzolo Predabissi

Venerdì 18 luglio i Coordinamenti per il diritto alla salute del Lodigiano e del Sudmilano torneranno a manifestare pubblicamente contro e liste d’attesa infinite, ma anche ritardi, disservizi e ostacoli burocratici ritenuti illegittimi dai comitati locali

Vizzolo Predabissi, 16 luglio 2025 – Torna la protesta davanti all’ospedale Predabissi. Venerdì mattina, davanti ai cancelli del presidio sanitario di Vizzolo, ai confini con Melegnano, i Coordinamenti per il diritto alla salute del Lodigiano e del Sudmilano torneranno a manifestare pubblicamente. Il motivo? Le lunghe liste d’attesa che continuano a penalizzare i cittadini del territorio, ma non solo.

Disagi continui e tempi non rispettati

Nella nota diffusa dai Coordinamenti si leggono accuse molto dure contro l’Asst Melegnano-Martesana, colpevole – secondo i promotori della protesta – di ignorare leggi e regolamenti che tutelano il diritto alla salute. «Venerdì mattina saremo in presidio davanti all’ospedale di Vizzolo – dichiarano le realtà promotrici dell’iniziativa –. Protestiamo contro il continuo rifiuto dell’Asst di applicare le normative vigenti, che dovrebbero garantire ai cittadini un accesso equo e tempestivo ai servizi sanitari».

Sotto accusa, in particolare, i tempi di prenotazione di visite, esami e controlli, che secondo i manifestanti non rispetterebbero quanto indicato dai medici curanti. «Siamo stanchi di vedere disattese le prescrizioni – prosegue la nota –. La situazione è ormai insostenibile. A ciò si aggiungono i continui e assurdi pretesti burocratici, totalmente estranei alla legge, che vengono utilizzati per ostacolare qualsiasi ricorso verso questi atti illegittimi. È in atto una sistematica violazione delle norme, che mette a rischio la salute di tutti noi».

L’appello ai vertici dell’Asst e alle istituzioni

I Coordinamenti chiedono quindi risposte concrete ai vertici dell’azienda socio-sanitaria e annunciano che nel corso della manifestazione verranno spiegate in dettaglio le ragioni della mobilitazione. «Abbiamo già inoltrato segnalazioni e richieste di intervento ai Nas competenti, all’Ats Milano Metropolitana e alla Regione Lombardia – concludono i promotori –. Ma finora nessuna risposta concreta è arrivata. È tempo che i responsabili di questa situazione escano dal silenzio».

Il Predabissi punto di riferimento, ma sempre più fragile

Il presidio ospedaliero di Vizzolo, da sempre punto di riferimento per il mondo socio-sanitario dell’intero Sudmilano, è già stato in passato al centro di manifestazioni e contestazioni. Pochi mesi fa erano stati alcuni sindacati a organizzare un sit-in per denunciare, oltre alle liste d’attesa infinite, anche la carenza di personale sanitario e, in particolare, la progressiva scomparsa dei medici di base.

Un’emergenza che oggi si fa ancora più concreta: secondo quanto riferito, nel fine settimana un altro medico lascerà il proprio incarico a Vizzolo, privando la comunità locale di un punto di riferimento importante. Da lunedì prossimo, infatti, circa 1.500 pazienti rischiano concretamente di rimanere senza assistenza medica. Un vuoto che aggrava ulteriormente una situazione già critica e che rappresenta un campanello d’allarme per l’intero territorio.

Verso una mobilitazione permanente?

La protesta annunciata per venerdì potrebbe non rimanere un episodio isolato. L’insofferenza cresce, così come l’attenzione delle organizzazioni civiche attive sul territorio. I Coordinamenti promettono battaglia: se non ci saranno risposte soddisfacenti, la mobilitazione potrebbe diventare permanente.